L’edizione numero 28 della Stella alpina per auto d’epoca A.S.I. va all’equipaggio mantovano Mozzi-Biacca su Triumph TR2 del 1955
15 Luglio 2013
L’edizione numero 28 della Stella alpina per auto d’epoca A.S.I. va all’equipaggio mantovano Mozzi-Biacca su Triumph TR2 del 1955
Bissando il successo ottenuto nel 2010, la coppia mantovana Mozzi-Biacca, Triumph TR2 del 1955, si è aggiudicata con pieno merito la XXVIII rievocazione storica della Stella alpina, organizzata dalla Scuderia Trentina Storica di Trento, evento nato nel 1984 per ricordare una delle più importanti gare di velocità su strada del secolo scorso, disputatasi dal 1947 al 1955, con la partecipazione dei più grandi campioni della storia dell’automobilismo del tempo. Alle spalle dei vincitori hanno concluso i bresciani Riboldi-Sabbadini, Fiat 508 S Morettini del 1936, mentre sul gradino più basso del podio sono saliti, come nel 2009, i monzesi D’Antinone-Perego, Mercedes 190 SL del 1959.
Nella speciale classifica della Stella alpina Touring, riservata alle vetture post ’56 si sono imposti i bolognesi Rimondi-Fava, Triumph Tr3 A del 1960, che hanno avuto al meglio dopo tre giorni di gara e ben 99 prove d’abilità al centesimo di secondo, sull’equipaggio vercellese Raimondi-Adorni, Porsche 356 Roadster del 1959, e sui portacolori della scuderia Morandi, prima tra i club, Beltrami-Roberti, Mg A del 1960. Ad aprire la rievocazione trentina un gruppo di Ferrari del Club Italia che hanno fatto da apripista alla manifestazione non disdegnando però il cimento con il cronometro. Alla fine tra le file dei portacolori della casa di Maranello ha prevalso la coppia Verghini-Fuso, Ferrari 512 TR davanti a Majocco-Zennato, Ferrari 16 M spider e Cavalli-Gentile, Ferrari California.
Giordano Mozzi, che proprio domenica 13 luglio festeggiava il suo 48esimo compleanno, è riuscito a rimontare lo svantaggio in classifica generale dopo aver chiuso al secondo posto alle spalle di Riboldi-Sabbadini, la tappa di venerdì 12 luglio scattata da piazza Dante a Trento e conclusasi a Spiazzo Rendena. Il portacolori della scuderia Morandi ha saputo ritrovare la concentrazione sui pressostati portando il suo “attacco” nel tappone dolomitico, disputatosi sabato 13 luglio, che ha portato i quasi cinquanta equipaggi in gara a scalare in rapida successione anche lo Stelvio ed il Gavia.
Sotto lo striscione di Madonna di Campiglio inversione di posizioni con Mozzi-Biacca primi e Riboldi-Sabbadini secondi mentre al terzo posto provvisorio salivano i trapanesi Passanante-Pisciotta, su una Lancia Ardea del 1951 iscritta dal Lancia club Italia che ha portato alcune macchine in terra trentina prova del challenge della casa torinese, che scalzavano dal podio provvisorio D’Antinone-Perego.
La gioia di “SuperMario” durava poco però visto che dopo un rifornimento l’Ardea del siciliano si bloccava per un problema all’alimentazione costringendolo a pagare pegno pesante a favore della Mercedes 190 Sl di D’Antinone-Perego che si rimettevano al collo la medaglia di bronzo. Con le prime tre posizioni ben delineate domenica 14 luglio ultime fatiche da Caderzone Terme a Riva del Garda e nessun scossone alla generale che premiava così per la seconda volta, la prima fu nel 2010, i mantovani, marito e moglie, Mozzi-Biacca.
Passanante-Pisciotta chiudevano al quarto posto con tante recriminazioni e precedevano i bergamaschi Ronzoni-Ronzoni, Fiat 1100 Tv del 1956, Cristina-Baroli, Porsche 356 A Speedster del 1958, Cristiano-Colpani, Porsche 356 Speedster del 1955, l’intramontabile Enzo Scapin, Fiat 1100 TV Trasformabile del 1955, sempre al via delle 28 edizione della regolarità trentina, Costa-Dapor, Porsche 356 A del 1956, e Gobbi-Riboldi, Giannini 750 del 1937, che chiudevano la top ten.
L’edizione numero 28 della rievocazione storica della Stella ha visto al via una cinquantina d’equipaggi che sono stati impegnati nelle tradizionali tre giornate di gara e ben 99 prove d’abilità al centesimo di secondo. Venerdì 12 luglio il tracciato di gara ha portato i concorrenti da piazza Dante a Trento ad Andalo sull’Altopiano della Paganella, per poi scendere in val Rendena con arrivo finale a Spiazzo Rendena, a cui è seguita la cena di benvenuto a Malga Montagnoli a Madonna di Campiglio.
Sabato 13 luglio il tradizionale tappone dolomitico che, dopo il via dalla centralissima piazza Righi a Madonna di Campiglio, ha portato le vetture in val di Sole, le Maddalene, val d’Ultimo, val Venosta passando per Merano, dove le auto d’epoca sono transitate all’interno dell’Ippodromo di Maia, con sosta per il pranzo all'Hotel Bellavista a Trafoi di Gustavo Thoeni, prima di affrontare nel pomeriggio la scalata ai passi Stelvio, Gavia, Tonale passando da Bormio, Santa Caterina Valfurva e Ponte di Legno e poi in discesa lungo la valle di Sole con l’ultima fatica della salita fino a passo Carlo Magno e il ritorno a Madonna di Campiglio prima della cena di gala nelle accoglienti sale del Carlo Magno Zeledria Hotel Spa & Resort .
Domenica 14 luglio ultimi sforzi contro il cronometro con partenza da piazza Municipio a Caderzone Terme e percorso che si è snodato in val Giudicarie, Comano Terme per poi scendere nella valle dei Laghi prima dell’arrivo finale a Riva del Garda in tempo per il pranzo e la premiazione all’Hotel Du Lac et Du Parc Grand Resort.
Le interviste
Giordano Mozzi:”Quale miglior regalo di compleanno (48 n.d.r.) il bis nella Stella alpina. Una gara che vengo a fare volentieri perché l’ambiente è unico. Con Stelvio e Gavia quest’anno è stata un’edizione davvero impegnativa ma gratificante. Il primo giorno ho sbagliato qualcosa ma con 99 prove c’è stato il tempo per recuperare e portare a casa un secondo aquilotto”.
Alberto Riboldi:”Eravamo già stati qui ma questo secondo posto è il nostro miglior piazzamento in una gara che ha pochi eguali come percorso”.
Roberto D’Antinone:”Bissiamo il terzo posto del 2009 e lo facciamo con una macchina che è stata praticamente ferma per 10 anni. Abbiamo avuto dei problemi meccanici di vario tipo lungo i tre giorni ma abbiamo stretto i denti conquistando un piazzamento davvero gratificante per noi”.